Maria Majone nasce a Graniti (ME) il 21 giugno 1869 da Bruno e da Marta Falcone, ultima di sei figli. Il suo ambiente di vita è stato quello della Sicilia del tardo 800, caratterizzato da dislivelli sociali, da povertà, da analfabetismo e da ignoranza religiosa.
Nell’adolescenza fu attratta dalla conoscenza dei principi della nostra fede per viverli e divulgarli, prodigandosi nell’istruzione catechistica dei fanciulli della parrocchia. A venti anni, l’incontro provvidenziale con due Suore del Canonico Di Francia di Messina determinò la sua scelta di vita. Desiderò consacrarsi al Signore per servire i poveri e gli abbandonati.
Il 14 ottobre del 1890 divenne postulante e l’anno successivo, novizia nella nascente istituzione caritativa del Di Francia, le si parò davanti agli occhi l’immenso campo apostolico a cui avrebbe dovuto lavorare se si fosse posta al seguito del Cristo povero. La sua fu una preparazione fatta in prima linea tra questua e servizi di assistenza ai bambini abbandonati ed ai poveri emarginati del quartiere più misero della Messina dell’epoca.
Nelle mani del Canonico Di Francia, che l’aveva attratta ai suoi santi ideali, fece la sua professione religiosa il 18 marzo del 1892 ricevendo il significativo nome di Nazarena. Fu una risposta generosa e impegnativa quella della Serva di Dio che le permise di affrontare anni di sacrifici e di dedizione totale. Partecipò attivamente alla crescita, alle tribolazioni e alle gioie dell’Opera nascente.
La bellissima esperienza di vita accanto a Padre Annibale, portò Madre Nazarena ad impegnarsi sempre di più nell’organizzazione di opere di carità. Il suo impegno sociale si concretizzò in vari settori: assistenziale, educativo e formativo, ha avuto dedizione e attenzione verso ogni tipo di povertà: orfani, ammalati, emarginati.
Fedele nel seguire i passi del Fondatore, che aveva scelto come guida e padre qui sulla terra, cercò di realizzare in se stessa quella spiritualità caratterizzata dalla donazione totale di sé come risposta al Divino comando del Signore, il Rogate, carisma del Beato Annibale Maria Di Francia.
Grande senso pratico, forza di volontà, capacità di adattamento, equilibrio e dinamismo, disponibilità, possono essere alcune delle caratteristiche umane che, aggiunte alla pietà e solidità spirituale, portarono le Suore della giovanissima Congregazione, nel primo Capitolo del 5 agosto del 1896 , a sceglierla come Superiora Generale.
Il diabete, che sin dal 1920 le provocava delle sofferenze, continuò e finì per aggravare le sue condizioni fisiche fino a costituire il suo lento martirio negli ultimi quattro Alle ore 10 del 25 gennaio
Madre Nazarena Majone: "Il genio della sua femminilità" di Marisa Calvino